Ilaria Sula, Samson ai pm: “Ero stufo di aspettarla e l’ho uccisa, poi mi sono fermato a comprare le sigarette”

Nell'ultima lettera ai pm Mark Samson racconta la sua versione dei fatti in merito a quanto avvenuto nelle ore precedenti al femminicidio della ex Ilaria Sula. Oggi alla questura di Roma Nors Man Lapaz è stata di nuovo ascoltata in un interrogatorio di circa due ore, durante il quale ha risposto alle domande della pubblico ministero Maria Perna. La sua posizione è rimasta invariata e non si è dunque aggravata, l'ipotesi di reato è di concorso in occultamento di cadavere. Il rischio è che arrivassero nuove accuse nei suoi confronti, come ad esempio quella di frode processuale o depistaggio, che non sio configurano.
La lettera di Mark Samson ai pm sulle ore prima che uccidesse Ilaria
"Dalle 22.15 alle 00.00 circa abbiamo parlato della nostra relazione, del fatto che mi dava fastidio e mi ero stancato di aspettare e lei nel frattempo cercava altre persone con cui legare. Si era fatto tardi e quindi mi chiese se poteva rimanere a dormire da me. Le ho dato un pigiama con cui potesse dormire comoda. Ci sdraiamo sul mio letto iniziamo a parlare delle cose belle vissute insieme, le esperienze, i viaggi e i nomignoli che ci siamo dati."Amore, tesoro, vita…" per poi passare a quelli albanesi "Shpirt", "Zemra ime" e infine quelli filippini "‘Bebe Ko', ‘Mahal', ‘Asawa'… […]".
Lo stralcio successivo riguarda quanto accaduto quando Samson ha messo il corpo di Ilaria nella valigia all'interno della quale è stata ritrovata nel bosco di Capranica Scalo. Nella lettera sottolinea più volte il fatto di aver fatto tutto da solo. "Sollevo il trolley usando la forza delle mie gambe. Porto il trolley fuori dal condominio, era una giornata con un sole splendente, abbagliante. Vedo due ragazze che venivano da via Benadir in direzione via Homs, le lascio passare subito, dopo risollevo il trolley senza l'aiuto di nessuno (qua Samson sottolinea la parola nessuno ndr), apro il vano portabagagli e mi fermo un attimo per riprendere le forze.
Nel frattempo il figlio del proprietario dell'autofficina si parcheggia in un posto vicino a me. Lo guardo e gli faccio del gesti per chiedergli se la mia autovettura ingombrava. Sollevo il trolley sempre da solo (di nuovo la parola "solo" è sottolineata" e lo ripongo sul lato destro del vano bagagli. Parto senza una direzione precisa". Uno degli aspetti sui quali infatti cercano di far luce gli inquirenti è se qualcuno abbia aiutato Samson a disfarsi del cadavere di Ilaria.

